La scultura è solo in apparenza un ambito che privilegia gli uomini (anche per quanto riguarda lo sforzo fisico della creazione), come dimostrano originali lavori di scultrici, che lasciano trapelare una sensibilità tipica delle donne.
Adelaide Maraini Pandiani nasce a Milano nel 1836 in una famiglia di scultori: il padre Giovanni, gli zii Innocente e Agostino, il cugino Costantino sono tutti scultori. La madre è Marianna de Gasperis. Adelaide apprende i primi rudimenti della scultura dal padre, in seguito segue i corsi dell’Accademia di Firenze di Giovanni Duprè. Nel 1862, a 26 anni, sposa il ricco industriale e finanziere di Lugano Clemente Maraini, da cui ha due figli, Clemente e Adelaide. Prende la cittadinanza svizzera, ma con la famiglia si trasferisce a Roma, dove frequenta l’ambiente artistico-culturale del tempo e anima uno dei più attivi circoli culturali della capitale. Si reca spesso, specialmente durante l’estate, nella villa di Lugano, una splendida villa in stile pompeiano, dove conserva diverse sue opere. Dagli scarni dati biografici risulta che Adelaide sia stata particolarmente attiva tra il 1870 e il 1900. La sua arte è caratterizzata da un modellato elegante d’impostazione accademica, ma con ispirazione tardo-romantica. Espone a Parigi nel 1867 e 1878, a Brera nel 1881 e 1891, a Lugano nel 1891 e nel 1913. La sua opera più famosa, la scultura Saffo, è conservata nel Museo d’arte Moderna di Roma. I busti di Romeo e Giulietta, di marmo bianco di Carrara, firmati e datati 1876, si conservano attualmente presso il Museo Storico della città di Lugano, nella Casa Cattaneo a Castagnola. La statua della Sposa dei cantici (1882) orna il pianerottolo superiore dello scalone nobile del Palazzo Civico di Lugano. Nel Cimitero di Firenze si può ammirare la sua Giovinezza. Muore a Roma nel 1917.