Nell’articolo precedente avevo ricordato Elena Guro, ma non si può dimenticare la sua insegnante, che, tra gli altri, ha avuto come allievo anche Marc Chagall, il grande pittore “onirico”(v.esempio)
Elizaveta Zvantseva è stata la maestra di artiste di grande talento, come Elena Guro (v.n.401) e di altri importanti pittori. Fonda la scuola d’arte più progressista della Russia prima della rivoluzione del ’17. Tra gli ex studenti del suo istituto, come detto, c’è Marc Chagall.
Nasce nel 1864 nella tenuta di famiglia vicino a Niznij Novgorod (v.foto) da Nikolai Zvantsev, funzionario imperiale, che aveva progenitori ottomani. Il trisavolo di Elizaveta era un pascià ottomano, ucciso durante il conflitto russo-turco nel 1769. Successivamente i discendenti si mettono al servizio dello zar, che dona loro una tenuta, che viene via via ingrandita, viene aggiunto un rigoglioso parco, viene costruito un teatro estivo e organizzata una piccola scuola per bambini.
Elizaveta cresce in una famiglia benestante e acculturata. Il nonno materno è un noto storico e scrittore.
S’ iscrive alla Scuola di Pittura, Scultura e Architettura di Mosca tra il 1885 e il 1888. Successivamente frequenta i corsi dell’Accademia delle Arti di San Pietroburgo.
Si reca in Francia, a Parigi, dove si perfeziona all’Accademia Julian e all’Accademia Colarossi.
Tornata a Mosca nel 1899 apre una scuola d’arte, che rimane attiva sino al 1906. Trasferitasi a San Pietroburgo fonda un altro istituto per l’insegnamento di disegno e pittura, che prende il suo nome. La scuola si trova al quarto piano di un edificio messo a disposizione dal poeta russo Vyacheslav Ivanov, che abita all’ultimo piano della casa. I confini tra gli appartamenti sono aperti, per cui si mescolano e incontrano pittori e scrittori. La scuola diventa un luogo di ritrovo per l’avanguardia intellettuale del tempo. Il metodo di insegnamento è progressista, puntando sullo scambio di spunti creativi, la ricerca di nuovi modi espressivi. Elizaveta introduce anche lo studio della figura umana, con lezioni di nudo anche femminile.
Lascia l’insegnamento nel 1910, continuando la libera professione. Dopo la rivoluzione d’ottobre abbandona San Pietroburgo e torna a Nizhny Novgorod. Rientrata poco tempo dopo a Mosca, qui trascorre l’ultimo tempo della sua vita, gestendo un orfanatrofio per bambini di strada.
Muore nel 1921.
Di lei rimangono alcuni ritratti, che le hanno fatto suoi “colleghi”.