Arte al femminile (134)

Rivoluzioni, cambi al potere e guerre…l’arte procede il suo difficoltoso cammino. La Francia della fine ‘700-inizi ‘800 offre continui esempi di donne, che ritraggono volti del loro tempo con sempre maggiore sensibilità.

Marie-Eleonore Godefroid nasce a Parigi nel 1778. Figlia e allieva del pittore Ferdinand Joseph Godefroid, diventa giovanissima insegnante di arte e musica presso l’Istituto di Saint Germain di Jeanne Campan, un istituto per sole ragazze. Nel 1795 si dimette dall’incarico, per dedicarsi completamente alla pittura. Entra nel 1805 (a 27 anni) nello studio del barone Gérard, allievo di David e famoso per i suoi dipinti storici, religiosi e allegorici, ma soprattutto per i ritratti di donne. Diventa sua assistente, esegue copie di dipinti a suo nome e partecipa alle riunioni settimanali che questi organizza, dove ha modo di incontrare clienti e amici del pittore. Dopo la morte di Gérard nel 1837, Marie-Eleonore continua a mantenere costanti rapporti con la famiglia del suo maestro. Usufruisce anche degli insegnamenti di Jean Baptiste Isabey, che dipinge ritratti a olio, ad acquarello e pastello ed è importante esponente dello stile “impero”. Dal 1800 espone numerosi ritratti al Louvre, ottenendo elogi e riconoscimenti ufficiali. In un periodo tormentato e travagliato per la sua terra, Marie-Eleonore riesce a mantenere buoni rapporti con tutti i vari potenti del momento, concentrata essenzialmente sul suo lavoro artistico. Muore di colera a Parigi nel 1849, a 71 anni.

Nota e rispettata nei circoli artistici, viene rapidamente dimenticata dopo la morte. Note biografiche su di lei sono pochi frammenti in testi di scarso rilievo, che fanno riferimento a un testo autobiografico ormai perduto. Rivela tutta la propria sensibilità soprattutto nei ritratti di donne e bambini.

artiste_141PF1109_63HHR_1.jpg Marie_Eléonore_Godefroid_-_Portrait_of_Mme_de_Staël.jpg

xir390357.jpg 11142_xl.jpggodefroid02.jpg

Lascia un commento