Henrietta Emma Ratcliffe Rae nasce nel 1859 a Hammersmith, Londra, da Thomas Burbey, impiegato statale e Ann Eliza, musicista di grande abilità, allieva di Felix Mendelssohn.
La sua è una famiglia numerosa: ha tre fratelli e tre sorelle. Il padre è amorevole e indulgente verso i figli. Come segretario onorario di una società letteraria frequenta molti personaggi del mondo culturale della città. La madre, individuato nella figlia un certo talento musicale, la orienta verso la carriera di musicista. Henrietta, interessata più all’arte, inizia a studiare tecniche artistiche all’età di 13 anni, sollecitata dallo zio Charles Rae, anche lui pittore.
Dedica a questo ogni momento libero. Frequenta la Queen Square School of Art, la Heatherley’s School of Art. In questo istituto è la prima donna a essere ammessa. Passa molto tempo nelle gallerie del British Museum ad analizzare i lavori dei classici. L’ammissione ai vari istituti avviene dopo avere prodotto molti lavori, aver passato un periodo di prova ed essere stata giudicata idonea dal consiglio degli istituti stessi.
Nel 1880 il nome di Henrietta appare per la prima volta nel catalogo della Royal Academy. La sua pittura in questo periodo si caratterizza per i ritratti e gli scorci paesaggistici.
Nel 1884 sposa il pittore, compagno di studi, Ernest Normand, ma mantiene il cognome da nubile, scelta inusuale per l’epoca. Dal 1881 ha iniziato a esporre i propri lavori e a farsi una reputazione come artista professionista e non vuole rinunciare alla propria identità pubblica. I due si stabiliscono in Holland Park e la loro casa è visitata da artisti del tempo.
Henrietta nelle sue memorie parla della tracotanza nei suoi riguardi di alcuni pittori più anziani e conosciuti.
Nel 1886 nasce il primo figlio e per un po’ s’interrompe l’attività artistica.
Nel 1890 si reca con il marito a Parigi e s’iscrive all’Accademia Julian.
Nel 1893 nasce la seconda figlia, ma ciò non impedisce all’artista di esporre i propri lavori nello stesso anno alla World’s Columbian Exposition di Chicago.
Sostenitrice dei movimenti femministi e del suffragio femminile, nel 1897 organizza una mostra di lavori di sole artiste donne.
Viene criticata per avere dipinto nudi femminili e sollecitata a sospendere tale produzione. La pittrice replica che non c’è nulla di male a rappresentare le forme umane, così come sono state create.
Nel 1902 una grave malattia blocca di nuovo il suo lavoro, ma con energia Henrietta si riprende e continua a dipingere. Molte le commissioni da personaggi illustri del tempo, ma il tema classico rimane per lei il più stimolante.
Muore nel 1928 a Upper Norwood, a 69 anni.
Il suo dipinto più famoso, ampiamente riprodotto in litografia, è La signora con la lampada, dedicato a Florence Nightingale, organizzatrice dell’assistenza infermieristica moderna.
Henrietta si è specializzata in temi classici, allegorici, letterari, traendo ispirazione da miti e poemi.
La sua biografia è stata scritta da Arthur Fish e pubblicata nel 1905.