Arte al femminile (601)

Roma, soprattutto nel periodo tra i due conflitti mondiali, diventa polo attrattivo per molte artiste. Come ho già avuto modo di osservare, a differenza di Parigi, nella nostra capitale contano molto i salotti e i circoli artistici, come luoghi in cui farsi conoscere ed apprezzare.

Lidia Franketti (Lidija Aleksandrovna Trenina) nasce a Mosca nel 1899.

Poco si sa della sua infanzia e della sua educazione artistica.

A 19 anni insegna in un Istituto Tecnico a Niznij Novgorod.

Dal 1926 al 1928 è a Mosca per studiare all’Istituto Superiore di Tecniche Artistiche.

Conosce e sposa il pittore Vladimir Feliksovic.

Mentre prosegue gli studi pittorici e scultorei, lavora come stenografa per mantenersi. Si diploma nel 1932.

Nello stesso anno, in seguito ai rivolgimenti in Russia, viene espulsa dal paese e con il marito ripara a Parigi.

Qui entra in contatto con molti artisti italiani. Espone al Salon d’Automne nel 1933 e al Salon de Tuilleries.

Nel 1934 si trasferisce a Roma e apre una scuola presso Villa Strohl Fern. Questa Villa, il cui parco confina con quello della più famosa Villa Borghese, era stata edificata da un personaggio particolare, Alfred Wilhelm Strohl, letterato, musicista, pittore, scultore e poeta originario dell’Alto Reno (Alsazia- Francia).

In tre zone distinte del parco il proprietario aveva dato il via alla costruzione di un certo numero di studi d’artista, che con atto di mecenatismo affittava a un canone irrisorio agli artisti che necessitavano di uno spazio di lavoro. In uno di questi atelier lavora Lidia.

Si aggiudica una medaglia d’oro al Concorso per il Busto della Regina (attualmente presso il Municipio di Napoli). Espone una serie di lavori alla Mostra degli Italiani in Olanda.

Figura in tutte le mostre Sindacali del Lazio. Nel 1936 partecipa alla Biennale di Venezia ed è presente alla III Quadriennale romana.

Nel 1937 riceve la medaglia d’oro al Padiglione Italiano della Mostra Internazionale di Parigi.

Negli anni successivi, nonostante i riconoscimenti ricevuti e una fama ormai attestata, vive un momento di difficoltà economica. Cerca di intensificare l’attività di ritrattista.

Scultrice, pittrice, ceramista e scenografa, dal 1940 al 1950 insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.

La scenografia diventa un’attività primaria negli anni seguenti, collaborando con il Teatro Odeon di Milano.

Realizza scene per il Maggio Musicale Fiorentino e il Metropolitan di New York.

Muore a Roma nel 1980.

Le sue sculture dimostrano attenta osservazione dal vero e interesse per l’introspezione psicologia dei soggetti.

Nel 2017 una delle sue opere (difficilmente recuperabili) è stata esposta al Museo di Anticoli Corrado, nell’ambito di un’esposizione riguardante opere degli anni Trenta e Quaranta.

Il Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea si trova nel palazzetto Brancaccio del borgo di Anticoli Corrado, all’interno del territorio della città metropolitana di Roma.

La scultura esposta è il ritratto della Marchesa Pierina Navarra-Viggiani (1941).