Arte al femminile (89)

La pittura “architettonica” è un genere di pittura che ha come soggetto dominante una struttura appunto architettonica, vista dall’esterno o dall’interno. Gli edifici non sono solo uno sfondo, ma l’elemento centrale. Questo genere si sviluppa nel XVI secolo nelle Fiandre e nei Paesi Bassi e ha il suo picco nella pittura olandese del XVII secolo. In seguito il tema è sviluppato dai pittori romantici, con vedute di rovine, castelli e altro. C’è poi chi raffigura strutture architettoniche immaginarie, fantasie illusionistiche.

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Suzanna van Steenwijk nasce nel 1601 (?) a Londra, figlia di John Gaspoel e di una certa Clara. Il padre è emigrato in Inghilterra da Lovanio (Belgio) e muore nel 1622, lasciando tre figli ancora in giovane età: John, Suzanna e Clara. Nel 1630 Clara si sposa a Londra, mentre non si sa la data delle nozze di Suzanna con il pittore Hendrik van Steenmijk, di 20 anni più anziano di lei. Suzanna ha due figli: uno risulta battezzato ad Amsterdam nel 1632 e uno a Leida nel 1634, perché probabilmente lì si è trasferita con la famiglia. Collabora con il marito e suoi lavori sono ufficialmente conosciuti solo a partire dal 1640. Il marito si specializza nella pittura d’interni architettonici, cui dà una particolare luminosità e una suggestiva visione prospettica. Suzanna si appassiona al nuovo genere e ritrae anche esterni di edifici del tempo. Rimane vedova nel 1649, ma continua l’attività artistica da sola. Muore probabilmente nel 1664 ad Amsterdam.

Solo pochi dipinti le sono attribuiti con certezza, in quanto non firmava i lavori che faceva con il marito.

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