Arte al femminile (511)

Aver iniziato a cercare notizie anche di artiste appassionate di design mi ha aperto un mondo…non avrei mai pensato che ce ne fossero così tante e così brave nel Novecento.

Trude Guermonprez (Gertrud Emilie Jalowetz) nasce a Danzica nel 1910.

La famiglia è di origine austriaca: il padre è musicologo e la madre insegnante di canto, nonché rilegatrice di libri.

Trasferitasi a Halle, in Germania, frequenta la Scuola di Belle Arti e Arti Applicate. Si appassiona alla tessitura e ha la fortuna di seguire gli insegnamenti di Benita Otte (v.n.507).

Nel 1933 si laurea presso la Scuola di tessitura di Berlino e vince una borsa di studio per proseguire gli studi in Svezia e Finlandia.

Nel 1939 i genitori si trasferiscono negli Stati Uniti, avendo ottenuto un incarico di insegnamento.

Trude rimane in Europa e sposa il fotografo Paul Guermonprez, formatosi al Bauhaus. Insieme si stabiliscono nei Paesi Bassi, dove il marito fonda una società pubblicitaria e lei si occupa di elementi d’arredo in tessuto.

Quando nel 1940 la Germania occupa i Paesi Bassi, Paul combatte nella resistenza olandese. Catturato dai nazisti muore nel 1944.

Trude decide allora, con il sostegno di Anni Albers (v.n.439), di raggiungere la madre e la sorella Lisa in America, essendo nel frattempo morto il padre. Nel 1947 ottiene l’incarico di insegnamento al Black Mountain College (disegno e tessitura), innovativo istituto per lo studio dell’arte nelle sue varie espressioni, fondato nel 1933 sui monti Blue Ridge (Asheville, Carolina del Nord).

Nel 1949 si sposta a Guerneville, in California, unendosi al collettivo di artisti detto Pond Farm. Qui collabora con la ceramista Marguerite Wildenhain, di formazione Bauhaus. Scopo di Pond Farm è avere un luogo dove vivano artisti-artigiani che attivino laboratori, cercando di coordinare le esigenze essenziali della vita, del lavoro e dell’arte, per risolvere problemi legati all’architettura, al design industriale e alla produzione. Questa esperienza è molto utile per Trude, come esplorazione di tecniche e materiali.

Qui conosce John Elsesser, falegname e costruttore di mobili, che sposa nel 1951. La coppia si stabilisce a San Francisco.

Nel 1952 Trude ottiene la naturalizzazione statunitense.

Inizia una carriera di un certo prestigio, prima come docente alla facoltà del California College of the Arts- CCA), poi come presidente del dipartimento dell’artigianato presso la stessa CCA, infine come supervisore del curriculum degli studenti. Lavora inoltre come insegnante all’Oakland College e al San Francisco Art Institute.

I suoi lavori sono commissionati per lo più da privati e si specializza in tessuti per tappezzeria e arazzi. Combina le possibilità pittoriche della serigrafia con la regolarità strutturale implicita nell’ordito e nella trama, per ottenere nuovi effetti coloristici. Diventa nota anche per dipingere direttamente sull’ordito. La serigrafia è una tecnica di stampa per cui viene utilizzata una rete per trasferire l’inchiostro o la tintura su un substrato, tranne che in spazi resi impermeabili da uno stencil di blocco.

Agli inizi degli anni ’60 Trude si allea con l’artista Lenore Tawney per creare i primi intrecci tridimensionali, utilizzando tecniche di tessitura mai provate prima. Il tessuto viene portato alla dimensione tridimensionale, nascono gli “arazzi spaziali”. Abbandonata questa esperienza, si indirizza verso un’estetica più intima e personale. 

Vengono presentate mostre del suo lavoro nel 1964 e nel 1970. Nel 1970 ottiene una Medaglia dall’Istituto Americano degli Architetti per il suo design creativo. Nel 1975 è membro dell’American Craft Council.

Muore a San Francisco nel 1976.

Suoi lavori si trovano in musei di Chicago e Los Angeles, nel Museo del Design di New York.

Nel 1982 le è stata dedicata una mostra postuma all’Oakland Museum of California, che ha raccolto sue opere.

La fibra crea i fili

I fili sono linee

Intreccia con linee

Su e giù avanti e

Indietro

Sopra e sotto dentro

E fuori la

Tessitura crea materiali

I materiali sono aree piatte le aree

Piatte formano forme.

(traduzione dal suo taccuino da parte di Bianca Landworth)

Trude ha sottolineato l‘importanza di comprendere i componenti specifici delle fibre, incoraggiando i suoi allievi a conoscere e amare i materiali, toccandoli, ascoltandoli, vedendoli, assaggiandoli, annusandoli… Voleva che avessero una mente aperta, senza preconcetti. I suoi lavori erano basati sulle osservazioni della natura, manifestando sensibilità pittorica e poetica.