Arte al femminile (497)

Ci sono forme artistiche legate a particolari materiali. La tessitura è spesso un’espressione artistica e lo è stata in particolare durante il periodo del Bauhaus in Germania negli anni ’20 e ’30.

Gunta Stölzl nasce a Monaco di Baviera nel 1897.

Frequenta il liceo e nel 1914 s’iscrive alla Scuola di Arti Applicate, dove studia pittura su vetro, arti decorative e ceramica.

Lo scoppio della prima guerra mondiale interrompe il suo percorso artistico: si offre come infermiera volontaria per la Croce Rossa dietro le linee del fronte, sino alla fine della guerra nel 1918.

Tornata a casa riprende gli studi, ma viene attratta da un manifesto della Bauhaus di Weimar e decide di far domanda di iscrizione per questa nuova scuola. La Bauhaus (=costruire casa) è una scuola tedesca, operativa dal 1919 al 1933, che combina artigianato e belle arti. Diventa famosa per il suo approccio al design, che tenta di unificare le esigenze della produzione di massa con visioni artistiche individuali, combinando estetica e funzionalità.

Gunta trascorre l’estate del 1919 nel laboratorio del vetro e nelle classi di pittura murale della Bauhaus, per ottenere l’accettazione al corso preliminare. Non solo viene accettata, ma ottiene anche una borsa di studio.

In base ai pregiudizi del tempo, viene indirizzata al laboratorio di tessitura, il cui capo considera le arti tessili come “lavoro da donna”. Gunta invece intravvede nuove possibilità in questo settore ed è interessata a nuovi processi tecnici.

Nel 1921 è con due amiche in Italia, per vedere l’arte e l’architettura studiata sui testi scolastici, in modo da avere ulteriore ispirazione.

Superato l’esame come artigiana della tessitura, segue corsi di tintura tessile in una scuola a Krefeld e mette a disposizione le sue nuove conoscenze agli allievi del suo corso alla Bauhaus.

Nel 1923 suoi lavori sono esposti nella prima mostra ufficiale del Bauhaus, ottenendo giudizi positivi dalla critica.

Nel 1925 la Weimar Bauhaus chiude e riapre a Dessau l’anno seguente.

Gunta, che nel frattempo ha collaborato alla realizzazione di una scuola di tessitura vicino a Zurigo, in Svizzera, torna a Dessau, dove ottiene la direzione tecnica del laboratorio di tessitura. Quando la scuola viene dotata di telai Jacquard, per intensificare la produzione, gli studenti si ribellano e Gunta viene nominata sia maestro di forma che maestro artigiano dello studio di tessitura, in quanto svincolata dagli interessi economici della scuola.

Cerca di indirizzare la tessitura nell’ambito del design, in un approccio progettuale che enfatizza la semplicità e la funzionalità. Gunta riesce a tradurre complesse ideazioni formali in pezzi tessuti a mano.

In seguito alle pressioni dei nazisti, non conformandosi alle loro idee, Gunta deve lasciare la scuola nel 1931, nonostante il sostegno dei suoi studenti. Si stabilisce a Zurigo, dove apre un’impresa privata di tessitura.

Dal 1937 si dedica interamente alla tessitura di arazzi. In quell’anno il Victoria and Albert Museum acquista i suoi disegni e campioni, creando un’importante collezione.

Gunta muore nel 1967 a Zurigo.

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