La Germania si trova alla fine del ‘600- inizi del ‘700 in una situazione difficile: divisa in stati e staterelli, esce completamente stremata dalla tragica guerra dei trent’anni. Questo lungo conflitto ha avuto molteplici cause: contrasti religiosi tra protestanti e cattolici, sforzi dei principi di accrescere il proprio potere, tentativo da parte imperiale di ripristinare l’unità politica e religiosa dell’impero. Il territorio è devastato, viene perso un terzo della popolazione e vi è un generale impoverimento.
Nel ‘600 la Germania è il luogo del barocco fiabesco, irreale, ornamentale. Nel ‘700 si sente già nell’aria la grande tempesta romantica.
Le due artiste qui presentate provengono dall’ambiente germanico: una si specializza nella tecnica dell’incisione, l’altra nel ritratto.
Susanna Maria von Sandrart nasce a Norimberga (Baviera) nel 1658. Il padre Jacop, disegnatore e incisore, sposa nel 1654, a Ratisbona, Regina Christina Eimmart. La coppia si trasferisce a Norimberga nel 1656, ricevendo nel 1674 i diritti di cittadinanza. Dei loro nove figli tre seguono il padre nella carriera artistica (Johann Jacop, Susanna Maria e Joachim). Oltre a gestire un proprio laboratorio, il padre è il cofondatore di una scuola d’arte. Susanna, allieva del padre, lavora per la bottega di questi. Nel 1683 sposa il pittore Johann Paul Auer (che ha soggiornato a lungo in Italia) e per un po’ interrompe l’attività artistica. Purtroppo perde un primo figlio nel 1684 e un secondo nel 1687, anno in cui muore anche il marito. A questo punto Susanna ritorna nella casa paterna e riprende a lavorare con il padre e il fratello, curando illustrazioni a stampa. Nel 1695 si risposa con Wolfang Moritz Endter, ricco uomo d’affari, rimasto vedovo con sei figlie. Dovendosi occupare della numerosa famiglia, Susanna riduce la propria produzione artistica. Muore a Norimberga nel 1716, a 58 anni.
I suoi lavori sono tecnicamente precisi e con una particolare carica emozionale. Riproduce immagini tratte dalla realtà quotidiana, da racconti fantastici e da fatti storici.
Un volume contenente una raccolta di disegni a carboncino, a matita, acqueforti, xilografie e incisioni viene lasciato dal secondo marito al museo di Norimberga.
Maria Verelst nasce a Vienna nel 1680, figlia del pittore Herman Verelst. Viene mandata giovinetta a Londra, presso lo zio Simone (specializzato in ritratti e nature morte), che le insegna le tecniche pittoriche. Nell’ambiente londinese suscita grande ammirazione per la sua conoscenza delle lingue e della musica, oltre che per la sua straordinaria bellezza. Si dedica ai ritratti, genere sempre molto richiesto, ma i suoi soggetti preferiti sono quelli di carattere storico. Muore intorno al 1750.
I suoi lavori denotano l’evolversi dei costumi verso uno stile più sobrio e il gusto quasi preromantico per gli sfondi paesaggistici, che s’ intravvedono sullo sfondo di alcuni ritratti.