Arte al femminile (94)

I Granduchi e le Granduchesse di Toscana hanno avuto il merito di ospitare presso la loro corte una miriade di artisti, sia uomini che donne, che la dinastia dei Medici ha incoraggiato fermamente, qualunque fosse la loro condizione sociale. Per questo si è creata in Toscana una “tradizione” femminile, che ha visto succedersi valenti artiste, passando da Giovanna Fratellini a Violante Siries Cerroti ad Anna Piattoli, per citarne alcune.

palazzomedici2Il ritratto rimane il genere che viene maggiormente commissionato alle pittrici donne, cui si riconosce maggiore sensibilità nel cogliere l’interiorità del personaggio da “fissare” in un dipinto.

Ritrarre” (re-trahere) significa “tirar fuori”, ricavare con colori, marmo o altra materia, l’effigie, il simulacro di un individuo. L’arte ha il potere di “simulare”, cioè riprodurre e tenere vivi non solo la forma, ma l’unicità interiore del soggetto ritratto, facendo affiorare il suo carattere, l’anima, oltre l’aspetto fisico e i segni esteriori che ne indicano il ruolo sociale. Nel Settecento si avverte il passaggio dal ritratto ufficiale, composto, alle espressioni rubate di figure non in posa o in atteggiamento disimpegnato, fino ai ritratti-confessione e alle immagini di dimessa quotidianità, che diventano documento di una condizione sociale.

Anna Piattoli Bacherini nasce a Firenze nel 1720 e di lei si hanno pochissime notizie. Viene nominata dallo studioso Francesco Niccolò Gabburri, collezionista e critico d’arte, che nelle sue “Vite di pittori” scrive: “Questa spiritosissima fanciulla vive in Firenze in questo presente anno 1739 e sotto la direzione del cavalier Francesco Conti opera meravigliosamente in ritratti e altre cose, facendo stupire chiunque vede le sue pitture. Per il suo merito fu ascritta fra gli Accademici di San Luca di Firenze, e siccome ella va avanzandosi di giorno in giorno nel valore e nella perfezione, così vi è giusto motivo di sperare che in breve tempo possa essere una seconda Rosalba.” Anna ha come insegnanti il pittore Francesco Ciaminghi, Francesco Conti e Violante Beatrice Siries.

anna-bacherini-piattoli-italian-painter-1720-1780-self-portrait-1349503917_bNel 1741 sposa Gaetano Piattoli, pittore ritrattista narrativo. Ha due figli: Giuseppe, che diventerà anche lui pittore e Scipione, che sarà sacerdote cattolico, educatore, scrittore e attivista politico.

Anna muore nel 1788 a 68 anni.

Anna_Bacherini_PiattoliAnna è stata una grande miniaturista, pittrice a olio e pastellista. Ha dipinto soggetti religiosi e molti ritratti, perché quest’ultimo genere era molto diffuso e garantiva un certo reddito. Molto apprezzata dai Granduchi di Toscana, era famosa ai suoi tempi, mentre la memoria del suo lavoro si è persa nel tempo.

Due suoi dipinti religiosi sono conservati nei magazzini degli Uffizi, così come un autoritratto giovanile datato 1744 e un altro autoritratto con il marito.

Un suo dipinto si trova nel Museo di San Salvi a Firenze, un ritratto è presso la Quadreria del Palazzo Comunale di Prato, mentre nell’ex Convento delle Carmelitane di Firenze c’è un suo ritratto di Santa Teresa Margherita del Sacro Cuore. Un suo lavoro è giunto sino al Cleveland Museum of Art.

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