Arte al femminile (133)

Tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’’800 l’Europa è sconvolta dagli ideali della Rivoluzione francese, dall’avventura di Napoleone, dalle sue campagne militari, dalla sua sconfitta a Waterloo nel 1815, dal Congresso di Vienna e dall’inizio della Restaurazione….Durante questo tempestoso periodo gli artisti trovano comunque nell’arte il senso della propria vita e ad essa dedicano tutte le proprie energie…

Blog-Capture-Rath-autoportrait.png

Jeanne-Henriette Rath viene da una famiglia protestante originaria di Nimes e ammessa alla borghesia ginevrina nel 1705 (?). Nasce a Ginevra nel 1773. Inizia a dipingere all’età di 6 anni. Con la sorella maggiore, Jeanne-Francoise, viene iscritta alla “Scuola pubblica di disegno”, una istituzione di grande prestigio. Qui viene seguita da Francois Ferrière e usufruisce degli insegnamenti di Renée Sarasin-Bordier. Effettua il primo viaggio a Parigi nel 1798 (a 25 anni) e viene presa come allieva dal grande maestro di miniature Jean-Baptiste Isabey, pittore decoratore di corte. Questi riconosce l’eccellenza dei suoi ritratti e la fa conoscere alla sua rinomata clientela. Ritornata a Ginevra nel 1799, condivide con Elisabeth Terroux il ruolo di supervisore dell’Accademia delle Ragazze della Società delle Arti della città. Diventa membro onorario della Società suddetta nel 1801 (a 28 anni). Sempre nel 1801 ritorna a Parigi e inizia a esporre al Salon, dove troviamo sue opere anche negli anni 1809-1810. Per un paio di anni va in Russia, a San Pietroburgo, al seguito del fratello Simone, tenente generale dell’esercito imperiale. Nel 1813 è a Berna, dove ha il compito di fare alcuni ritratti alla granduchessa Anna di Russia, in visita in questa città. Nel 1815 (a 42 anni) è in Italia, per studiare l’arte classica. Dal 1816 al 1856 espone regolarmente presso la Società delle Arti ed è molto attiva nella vita culturale di Ginevra. Con la sorella Jeanne Francoise offre nel 1820 dei fondi per la creazione del Museo delle Belle Arti, il Museo Rath, inaugurato nel 1826. Questo museo, utilizzato esclusivamente per esposizioni temporanee, è il più antico museo d’arte appositamente costruito in Svizzera.

Muore a Ginevra nel 1856 a 83 anni.

Jeanne-Henriette si distingue per la finezza esemplare nell’esecuzione dei ritratti, che si distinguono per una vena di riflessione e di malinconia. Nei suoi dipinti su pergamena conserva il tono e lo spirito della miniatura. Ha un certo imbarazzo quando si avvicina alla pittura da cavalletto, olio su tela, ma rimane con questa tecnica fedele all’attenzione per gli aspetti interiori dei modelli. Si cimenta anche nella pittura a smalto.

La sua è una figura di donna indipendente, ricca e impegnata, che lotta per promuovere la causa dell’arte, mettendo a disposizione anche il proprio patrimonio.

33_1.jpg

rath3345.jpg

5.jpg4.jpg16.jpg