Arte al femminile (157)

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Continuando la mia ricerca sulle modelle ciociare, ho incontrato un altro strordinario personaggio.

Agostina Segatori ha avuto una vita movimentata, che s’intreccia con quella di alcuni grandi pittori. Nasce nel 1841 forse ad Ancona da genitori ciociari, forse ad Anticoli Corrado.

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La zia, Fortunata Segatori, modella ricercata e apprezzata particolarmente nell’ambiente artistico tedesco, la introduce già adolescente nel mondo degli artisti. Non ci sono sue notizie sino al 1860 (a 19 anni), quando inizia a posare a Parigi per Manet e per Corot, suo scopritore. Un rapporto, quello tra Agostina e Corot, che dura circa dieci anni, fino alla morte dell’artista e che dà origine a quadri che oggi sono l’orgoglio di molti importanti musei: La Signora in blu, al Louvre; La lettura interrotta, al Museo di Chicago; Il nudo sdraiato sull’erba, al Museo di Ginevra; La ragazza con la rosa, al Museo di Amburgo; L’Italiana, alla Galleria Nazionale di Washington e almeno altre venti opere. Agostina, bella e conturbante, ha una relazione burrascosa con il pittore Dantan, che incontra nel 1873 (a 32 anni), da cui ha un figlio, Jean-Pierre, riconosciuto poi come proprio da Pierre Gustave Morière, che Agostina sposa nel 1884. La ritraggono lo svedese August Hagborg, Gerome, Delacroix, Cabanel, Renoir, Van Gogh, di cui diventa amante per pochi mesi, e tanti altri. Consapevole del passare del tempo e di non poter fare la modella a vita, apre prima un cabaret, che chiude presto i battenti, poi un caffè, Le Tambourin (Il Tamburello) a Montmartre, il quartiere degli artisti. Tutto nel suo locale richiama il paese natale e la Ciociaria: il suo abbigliamento, quello delle sue cameriere, gli arredi, i fiori, gli strumenti musicali, i numerosi tamburelli appesi alle pareti… Qui si ritrovano molti artisti e ne fanno un punto di riferimento per le proprie esposizioni. In questo caffè-ristorante si sono seduti Toulouse-Lautrec, Degas e Gaugin…Agostina usa il locale per esposizioni estemporanee e aste di dipinti di pittori suoi amici. Organizza mostre con opere di Edouard Dantan, Jean-Léon Gerome, Bernard, De Pille e altri. Nella primavera del 1887 lascia carta bianca a Van Gogh per un’esposizione di crèpons giapponesi (carta crespa dipinta). Il Tambourin si trasforma nel 1893 nel Cabaret de la Butte.

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Agostina muore a Parigi nel 1910, in povertà per rovesci finanziari.

Il comune di Parigi il 4 giugno 2015 ha apposto nel cuore di Montmartre, al 62 di Boulevard de Clichy, una targa commemorativa in onore di Agostina.

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